IL NOSTRO QUOTIDIANO FAR-WEST
Tre settimane fa il Corpo Forestale dello Stato intervenne nelle campagne campanesi a stroncare un devastante taglio di piante a scopo di furto di legname (v. il nostro
articolo); a ciò seguì l'incendio dell'auto del Comandante della locale Stazione C.F.S.
Il tentativo di intimidazione tuttavia non ha funzionato: otto giorni fa un'operazione congiunta C.F.S.-Polizia di Stato ha portato ad un vasto setacciamento del territorio, col supporto di un elicottero, durante il quale si è proceduto a perquisizioni su decine di persone, alla ricerca di armi.
Infatti negli ultimi tempi a Campana erano stati segnalati non pochi furti di armi da fuoco, oltre al fatto che proprio con armi da fuoco erano stati anche abbattuti, alla vigilia del detto blitz, numerosi capi di bestiame di un allevatore locale, con chiare intenzioni di spregio in tipico stile mafioso.
Riportiamo qui sotto uno snapshot dal sito dall'Agenzia di stampa "News&com"; e subito dopo anche uno snapshot ricavato dall'articolo de "La Repubblica" sull'Affruntata di S.Onofrio di quattro giorni fa, inviatoci direttamente da don Renzo (non certo per vanità ma, a nostro personale avviso, per mandare un segnale).
Ci domandiamo allora: che differenza c'è tra la Locride e Campana, visto che entrambe sono inquinate dal malaffare?
Una differenza forse c'é : e cioé che a Campana le istituzioni spesso procedono a suon di scaricabarile con la conseguenza di dilatare eccessivamente i tempi di intervento, mentre il cancro si fa sempre più virulento seminando tutt'intorno un po' la indifferenza e un po' il timore panico.
Nella Locride invece don Renzo è riuscito a vincere la sua battaglia per mezzo anche della compartecipazione della gente, soprattutto coinvolgendo i giovani coll'affidare loro compiti di responsabilità. Ed è proprio questo che ci vuole, anche fuori dalle gerarchie eclesiastiche, perché questo é senz'altro un modo intelligente e fattivo di creare una continuità di azione compartecipata, di contro alla sporadicità che invece caratterizza i tardivi interventi dello Stato, in mezzo a tanta distrazione, paura, omertà, rassegnazione.
Fonti : News@com , La Repubblica 7/4/15 (Cronaca, p.20)